Come scegliere casa: gli errori da non commettere

Non c’è avventura più emozionante di acquistare o affittare una casa nuova. Regalarsi un nuovo inizio in un’abitazione confacente alle proprie esigenze, tuttavia, porta con sé implicazioni emotive significative ma anche grandi responsabilità, per cui, prima di compiere qualsiasi passo, è necessario avere le idee ben chiare su ciò che si desidera e ciò che occorre per avere una vita confortevole.

In tal senso è auspicabile, soprattutto quando si investono i risparmi di una vita, affidarsi a dei consulenti immobiliari esperti che possano essere di supporto nella scelta della casa ideale, mettendo in campo professionalità e competenza, così da aiutare i clienti a districarsi tra le proposte del mercato ed evitare brutte sorprese.

Non sottovalutare l’aspetto normativo e burocratico dell’operazione di compravendita

Le trattative immobiliari sono una questione complessa: per questo è importante non sottovalutare tutto quello che riguarda la documentazione inerente alla casa che si vuole affittare e/o acquistare.

Sono tantissime le questioni che possono riguardare gli immobili, e se si deve effettuare l’acquisto tramite un mutuo, è fondamentale che tutte le carte siano in regola per una buona riuscita dell’intero processo.

Il budget: un calcolo che non ammette errori!
Se stai valutando di acquistare casa, allora dovresti preoccuparti di quale budget investire tenendo presenti tutte le possibili variabili. Tutto questo consente di non avere brutte sorprese o di caricarti di rate del mutuo troppo pesanti, con il rischio di complicarti la vita.

Anzitutto, prima di visionare le proposte del mercato devi capire qual è il tuo punto di partenza:

Sei il proprietario di un immobile da vendere?
Hai liquidità a disposizione?
Desideri richiedere un mutuo?
Hai una posizione lavorativa stabile?
In base alla casistica in cui rientri potrai ricevere una consulenza finanziaria per capire quali sono le tue possibilità. Una volta capito qual è il range di spesa sostenibile, allora ti potrai guardare intorno e iniziare a visitare qualche immobile.

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Meglio acquistare casa o rimanere in affitto?

Tutti prima o poi si chiedono se acquistare o affittare casa. Se anche tu ha questo dubbio, allora sai bene quanto questo dilemma possa essere difficile d’affrontare.

Scegliere di comprare o di rimanere in affitto può determinare il tuo futuro, questo è un passo importante, che può metterti in crisi.

Spesso, inoltre, si tende a pensare che prima o poi l’acquisto di una casa sia obbligatorio. “Avere un tetto sopra la testa” è un modo per dire che si ha bisogno della certezza che qualunque cosa accada si avrà per sempre un posto in cui vivere e da poter chiamare nel vero senso della parola: casa.

Non è detto però che acquistare possa essere meglio di rimanere in affitto, entrambe le soluzioni abitative possono avere connotazioni sia positive sia negative. Scegliere se acquistare una proprietà o rimanere in affitto, infatti, può variare a seconda delle esigenze, quindi comprare casa non dev’essere una scelta obbligata ma una decisione ponderata a seconda anche delle proprie condizioni economiche e lavorative.

Perché scegliere di rimanere in affitto?
Prima di scegliere se sia meglio affittare o acquistare casa è bene che tu conosca quali sono i pro e i contro delle diverse soluzioni. Una cosa è certa tutti hanno bisogno di una casa, ma l’affitto è davvero un nemico da cui sfuggire? In realtà anche vivere in fitto ha degli aspetti positivi.

Scegliendo di vivere in affitto, potrai avere diversi vantaggi, principalmente dal punto di vista creditizio.

Spesso quando si sceglie di fare un mutuo o di acquistare una casa con soldi liquidi, si può limitare la propria capacità d’investimento.

Se hai dei progetti futuri che prevedono l’investimento di grandi cifre, accendendo un mutuo o comunque privandoti dei tuoi risparmi ti precluderai di conseguenza la tua capacità d’investimento. Infatti, quando accendi un mutuo fai un investimento sull’immobile, quindi le banche stenteranno a concederti nuovamente grandi cifre per riuscire a pagare altre tipologie di progetti. In questo caso, pagando l’affitto potrai scegliere invece di investire diversamente il tuo denaro.

Uno degli aspetti positivi dell’affitto è la possibilità di cambiare casa quando si vuole e si può scegliere a cuor leggero di partire per cambiare lavoro, perché si è ottenuta una promozione, oppure perché ci si è innamorati di qualcuno che abita all’estero o in un’altra città. Gli avvenimenti della vita sono mutevoli e tutto può cambiare da un giorno all’altro.

Penserai: “Al massimo se acquisto una casa e devo trasferirmi la posso sempre rivendere”. In realtà però ci può volere molto tempo per vendere una casa, inoltre, se il mercato immobiliare è in un momento di crisi, rischieresti di vendere la casa a un prezzo troppo basso, infine se stai pagando il mutuo, potresti non coprirlo del tutto con la vendita della casa e rischieresti di dover pagare insieme il mutuo e l’affitto di una nuova casa.

Stare in affitto costa meno?
Molti nel dubbio, per scegliere se acquistare o affittare, si affidano ad un semplice calcolo dei costi mensili che comporta un affitto e quelli che invece sono causati da un mutuo.

Prendiamo in esame il costo dell’affitto in Valle Camonica e nei suoi comuni come Darfo Boario Terme, Niardo, Breno, Pisogne. In queste diverse località, ad esempio, una casa in affitto può costare tra i 250 euro al mese per dei semplici monolocali e si può arrivare sino anche ai 500-600 euro al mese per villette o trilocali arredati e più lussuosi.

I costi dell’affitto dunque, possono essere più bassi, mentre il costo del mutuo può variare in base al valore della casa. Quindi scegliere tra acquistare o affittare casa, non può basarsi solo su una semplice stima economica mensile, ma deve prendere in considerazione anche la tipologia di casa che si vuole affittare o acquistare.

Infatti, anche se l’affitto potrebbe costare meno, se si vivrà in affitto per circa vent’anni, tutti quei soldi saranno andati “persi” perché non li avrai investiti e non ti daranno nulla in cambio.

Quindi uno dei principali difetti dell’avere una casa in affitto e non riuscire dopo tanti anni ad avere una proprietà propria, ma se si è sempre viaggiato per lavoro, in cambio si avrà avuto la possibilità di vivere in case diverse in luoghi differenti, senza l’assillo di una residenza fissa.

Meglio affitto o comprare casa

Inoltre, l’affitto a dispetto del mutuo può adattarsi meglio alle tue finanze, infatti puoi vivere in una casa più modesta e meno costosa se lo stipendio non ti permette di spendere molto, al contrario puoi scegliere di vivere in case bellissime pagando un affitto molto alto, ma comunque meno esoso rispetto a quanto costerebbe acquistare una casa di lusso.

Comprare Casa conviene? I pro dell’acquisto di una proprietà
Comprare casa è un investimento, una volta investire sul mattone, era una delle migliori opzioni che si aveva, perché questa sarebbe rimasta per sempre la ferma e immutabile nel tempo, inoltre investendo nell’acquisto di una casa, si poteva avere qualcosa da lasciare ai propri figli e ai nipoti.

Acquistare un’abitazione può essere un buon uso dei tuoi soldi, specialmente se pensi al tuo futuro e se desideri avere per sempre un luogo che ti appartenga realmente. Quando si opta per l’acquisto della prima casa, hai la possibilità di modificare a piacimento ogni singolo aspetto della tua abitazione, potrai scegliere di fare quello che vuoi senza dover chiedere il permesso al proprietario dell’immobile come quando si è in affitto.

Avere una casa tua, porterà la certezza nella tua vita che qualunque cosa accada, avrai sempre un posto in cui vivere e dal quale nessuno ti potrà mandare via. Infatti, quando si vive in fitto, dà un giorno all’altro, il proprietario potrebbe inviarti una lettera di sfratto, o magari deciderà di vendere l’immobile ed in entrambi casi, entro un termine di sei mesi, dovrai lasciare la tua casa in fitto e trovarne un’altra.

Scegliere di acquistare la prima casa, ti porterà a considerare le tue priorità e i tuoi progetti di vita, se hai già una famiglia, un compagno oppure se hai un lavoro fisso che non hai intenzione di lasciare. O se sei sicuro di non voler vivere da nessun’altra parte nel mondo, comprare una casa, sarà certamente più vantaggioso rispetto ad un’intera vita in fitto, nello stesso luogo.

Dubbio prima casa, quali sono i costi del mutuo?
Bonus acquisto prima casa

I dubbi sulla prima casa sono comuni a tutti, perché quando si cerca un’abitazione la prima considerazione da fare è quanto mi costerà? Potrò ottenere il mutuo? Riuscirò a pagarlo?

Tutti questi dubbi, sono destabilizzanti, ma è comunque possibile riuscire a farsi alcuni semplici conti, prima di apporre la richiesta di mutuo in banca.

Inoltre in qualunque città sceglierai di comprare, troverai case più costose e altre meno. Quindi la casa va scelta in base al proprio budget, che è da stabilire prima di partire alla ricerca dell’immobile.

Facciamo due conti…

Se consideriamo il prezzo di una casa in vendita in Valle Camonica, nei suoi comuni, come quelli di Darfo Boario Terme, Niardo, Breno, Pisogne, troviamo diverse fasce di prezzo:

Un monolocale tra i 40-50mq. Può costare tra i 30.000 e i 70.000 mila euro
Una casa di 70-80mq. Può costare tra i 100.000 e i 125.000 mila euro
Mentre tra i 100mq e i 150mq. Possono costare sui 135.000 mila e i 200.000 mila euro.
Se consideriamo una casa di fascia media (70 o 80 mq) adatta ad una famiglia di quattro persone, il mutuo a seconda del tasso d’interesse a cui lo si accende, può variare, inoltre si può scegliere anche tra tasso fisso o tasso variabile.

Per esempio: se sceglierai di acquistare una casa dal valore di 125.000 mila euro, con tasso fisso al 4,05%, per 20 anni, l’importo è di 760,00 euro.

In affitto la somma sarebbe minore per una casa dello stesso genere e valore, ma pagando 350 euro circa (senza contare l’avanzamento ISTAT annuale ed eventuali aumenti) in fitto per 20 anni si spenderebbero 84.000 mila euro, senza però avere alla fine una casa o una proprietà. Certo con il mutuo si spenderebbe più del doppio, ma alla fine dopo vent’anni avrai una casa che potrai dire essere realmente tua.

Quindi da un punto di vista economico, possiamo costatare che alla fine, nonostante l’affitto costi meno nell’immediato, se consideriamo i costi su lungo periodo, il mutuo è un investimento più vantaggioso.

Riassumendo, meglio acquistare o affittare casa?
Ora con tutte queste informazioni, forse non avrai chiarito del tutto i tuoi dubbi, ma potrai avere messo ben in chiaro le tue necessità e le tue future e presenti disponibilità economiche.

Per rendere più chiaro riassumiamo i Pro e i contro sé acquistare o affittare casa:

PRO per Affittare casa

Maggiore disponibilità economica immediata
Possibilità d’investire i soldi in altre attività
Scegliere di trasferirsi in diverse località
Poter mettere una somma maggiore da parte
Scegliere la casa in base alle proprie disponibilità economiche
PRO per Acquistare Casa

Investimento duraturo nel tempo
Stabilità abitativa e familiare
Poter fare i lavori che si desiderano
Avere una proprietà da poter lasciare in eredità
Non perdere i soldi di tanti anni in fitto
E adesso vediamo i CONTRO…

Perché non andare in affitto?

Su lungo periodo si rischia di perdere soldi senza ottenere nulla in cambio
Si potrebbe essere sfrattati e dover cambiare casa
Si rischiano incomprensioni con il proprietario di casa (in alcuni casi anche arrivare a beghe legali)
Si ha poca libertà decisionale sull’assetto della casa o dei mobili
Perché il mutuo non conviene?

Ci si preclude la possibilità di futuri investimenti
Ci si sente obbligati a restare nel posto in cui si è comprata casa
La vendita successiva della casa potrebbe portare ad una perdita economica
I costi del mutuo sono superiori rispetto a quelli dell’affitto
Affittare o acquistare? I consigli finali per scegliere in base alle tue esigenze
Ora che conosci tutti i pro e i contro dell’acquistare o affittare casa, devi porre la tua scelta finale in base ad alcuni parametri che sono imprescindibili:

la tua disponibilità economica
la tua solidità finanziaria e creditizia
i tuoi progetti futuri
Affitare casa in Val Camonica

Come avrai compreso, la scelta tra acquistare o affittare non si può basare solo su un calcolo economico, ma si deve basare anche sulle tue esigenze.

Se non hai disponibilità economica, o comunque non puoi accedere ad un mutuo per svariati motivi, non potrai che scegliere di affittare una casa.

Inoltre è necessario avere la certezza di poter pagare il mutuo per tutti gli anni per cui lo si deve pagare, se non l’avete, è meglio aspettare e scegliere di vivere in affitto, finché non si avranno le giuste certezze finanziare.

Se invece hai una solida posizione bancaria e lavorativa e puoi richiedere semplicemente un mutuo per la prima casa, devi considerare comunque prima due aspetti importanti:

l’importo del mutuo non deve superare il 35% del tuo stipendio
devi avere la minima certezza che non dovrai eseguire trasferimenti improvvisi
Infine, dopo aver vagliato la scelta tra l’acquisto e l’affitto, in base alla tua disponibilità economica, e bene pensare ai tuoi progetti.

Desideri lavorare all’estero? Hai intenzione di aprire un’attività in proprio e dunque avrai bisogno di liquidità? Oppure…

Vuoi semplicemente vivere in un posto che ami con la tua famiglia presente o futura. Continuare a lavorare dove lo hai sempre fatto e non prendi nemmeno in considerazione un trasferimento futuro.

Solo tu conosci la risposta a queste domande…Rispondi sinceramente e saprai se acquistare la tua prima casa o rimanere in affitto.

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Quale mutuo scegliere oggi ?

Richiedere un mutuo è un passo molto importante nella vita di una persona o di una famiglia, una scelta che condizionerà in maniera anche importante lo stile di vita per tutta la durata del finanziamento. Dunque quale mutuo scegliere nel 2022? Quali sono i parametri da tenere in considerazione per fare la migliore scelta possibile?

La tipologia di mutuo
E’ facile dire mutuo, ma bisogna sapere che ne esistono diverse tipologie, ognuna con le sue caratteristiche, i suoi vantaggi e i suoi svantaggi, che è bene tenere in considerazione prima di decidere quale mutuo scegliere nel 2019 perché possono incidere notevolmente.
Le tipologie di mutuo si differenziano per le finalità per cui viene richiesto; la più frequente è l’acquisto della prima casa, ma non è l’unica. Possiamo ad esempio elencare:

mutuo prima casa;
mutuo seconda casa;
mutuo ristrutturazione;
mutuo liquidità;
surroga o rinegoziazione.
Conoscere le caratteristiche e le differenze tra i vari tipi di mutuo è importante per individuare il più vantaggioso per ogni particolare situazione: l’acquisto della prima casa, ad esempio, è un diritto di tutti i cittadini italiani e quindi chi è in possesso dei requisiti necessari può godere di agevolazioni e detrazioni, che non sono applicabili ad altre tipologie di finanziamento.

Per usufruire di un mutuo per la prima o per la seconda casa è necessario essere in possesso di requisiti ben precisi, che variano da una tipologia all’altra, e anche l’importo concesso in prestito è diverso: si arriva al massimo all’80% del valore dell’immobile nel caso della prima casa, mentre per un mutuo seconda casa questa percentuale si abbassa al 60/70% del valore dell’abitazione. Per il mutuo ristrutturazione, dedicato appunto a lavori di manutenzione o miglioramento della casa, il massimo erogabile si aggira intorno al 30% del valore dell’immobile stesso.

E’ ancora diverso il caso del mutuo liquidità, che non prevede che il richiedente dichiari una vera e propria finalità per cui verrà utilizzato il denaro concesso in prestito; proprio per questo motivo per accedervi bisogna sottostare a vincoli più restrittivi.

La rinegoziazione del mutuo, invece, è la semplice modifica del contratto di mutuo effettuata dalla stessa banca che lo ha concesso, mentre la surroga è il trasferimento di un mutuo già in essere dalla banca che lo ha concesso ad un’altra che offre condizioni migliori al mutuatario.

Il tasso di interesse
Una volta individuato quale mutuo scegliere nel 2022, bisogna individuare il tipo di tasso di interesse che più si adatta alle nostre esigenze. Il tasso di interesse applicato al finanziamento, infatti, è un parametro molto importante da considerare, che può cambiare in maniera anche sostanziale l’onerosità del mutuo, cioè l’importo che il mutuatario dovrà aggiungere al capitale prestato dalla banca.

Ogni rata di rimborso è infatti composta da una parte di rimborso del capitale e da una parte di interessi, calcolati secondo la tipologia di tasso di interesse prescelta al momento della stipula del contratto. Si può scegliere tra:

tasso fisso: in questo caso il tasso di interesse viene determinato al momento della stipula del contratto in base al tasso di riferimento di quel momento e si mantiene inalterato per tutta la durata del mutuo, dando origine a rate sempre costanti nel tempo. Il costo di base è di norma più elevato rispetto a quello del tasso variabile, ma si ha la sicurezza di essere al sicuro da possibili rialzi del tasso di riferimento;
tasso variabile: il tasso di interesse variabile si determina generalmente in base all’Euribor a scadenze fisse, in base al tipo di rateizzazione scelta. In questo caso il tasso, e di conseguenza la rata di rimborso, possono variare in base alle oscillazioni del tasso di riferimento. Il costo base è di solito più basso rispetto al tasso fisso ma c’è sempre la possibilità di variazioni della rata, al ribasso ma anche al rialzo;
tasso misto: questa soluzione permette di passare dal tasso variabile a quello fisso e viceversa a scadenze prestabilite nel corso del piano di rimborso del mutuo, scegliendo di volta in volta la soluzione più conveniente. Il cambio di tipologia di tasso generalmente ha un costo per il mutuatario, che però spesso è ripagato da una maggiore convenienza per un buon periodo di tempo.
C’è però da tenere presente che la scelta non è più vincolante come un tempo: ci sono infatti le possibilità di rinegoziazione e di surroga, che permettono al cliente di ottenere condizioni più vantaggiose.

Il piano di ammortamento e la rata di rimborso
Una delle prime cose su cui ci si informa quando si richiede un mutuo è a quanto ammonterà la rata di rimborso mensile, che è basata su alcuni parametri che è bene conoscere:

l’importo da restituire;
il tasso di interesse applicato;
la quota di interessi maturata nel tempo;
la durata del piano di rimborso.
In base alla composizione delle rate si possono poi individuare diversi tipi di piano di ammortamento, che rappresenta il piano dettagliato della restituzione del capitale prestato più gli interessi maturati; il più diffuso è quello alla francese, detto anche “a rate costanti”, ma esistono anche quelli all’italiana e quello tedesco, anche se sono applicati più raramente.

Piano di ammortamento alla francese: è contraddistinto da rate costanti, che però cambiano per quanto riguarda la composizione. La quota di interessi ha infatti una maggiore incidenza nelle prime rate, per poi lasciare più spazio alla quota capitale;
piano di ammortamento all’italiana: è caratterizzato da una quota di capitale costante e da una quota di interessi che decresce in base all’entità del capitale su cui è calcolata. In questo modo anche la rata risulterà sempre minore con il trascorrere degli anni;
piano di ammortamento tedesco: è simile a quello alla francese perché prevede anch’esso una rata costante. La differenza sta nel fatto che il pagamento degli interessi avviene in anticipo, all’inizio del periodo in cui matureranno.
La durata del mutuo
La durata del finanziamento è un altro fattore importante quando ci si chiede che mutuo scegliere: le banche concedono in genere mutui che possono essere rimborsati anche in 30 anni, anche se difficilmente viene concessa questa possibilità a persone avanti con l’età.

Spesso si sceglie una durata lunga, anche di 25 o 30 anni, per avere una rata mensile bassa, che non influisca troppo sulla qualità della vita; il rovescio della medaglia, però, è che in questo modo aumentano anche gli interessi da pagare.

Quale mutuo scegliere? Consideriamo anche le spese accessorie
Un mutuo, come abbiamo visto, sarà un impegno che ci accompagnerà per lungo tempo ed è quindi bene informarsi su tutte le spese che si dovranno affrontare lungo questo percorso. Ci sono spese accessorie una tantum che riguardano l’apertura del mutuo e spese ricorrenti. Vediamole nel dettaglio:

costi una tantum: sono quelli da sostenere una sola volta nel corso del mutuo, di norma al momento della sua accensione. Si tratta di imposta sostitutiva, spese di istruttoria, spese per la perizia tecnica e spese notarili; possiamo poi aggiungere quelle per l’estinzione anticipata dal finanziamento, anche se grazie alla Legge Bersani del 2007 non si è più soggetti al pagamento di una penale;
costi ricorrenti: sono quelli da sostenere per tutta la durata del piano di rimborso del mutuo e possono comprendere le spese di gestione del mutuo, le spese di incasso rata e il costo delle assicurazioni sull’immobile posto a garanzia.
Le garanzie richieste
Prima di erogare il mutuo richiesto, la banca si assicurerà che l’aspirante mutuatario abbia tutti i requisiti richiesti e che sia in possesso delle garanzie necessarie per mettersi al riparo da un eventuale insolvenza da parte del debitore.

Nella maggior parte dei casi, quando si richiede un mutuo prima casa, un mutuo seconda casa o un mutuo per ristrutturazione, viene richiesta un’ipoteca sull’immobile a favore dell’istituto di credito: ciò significa che in caso di insolvenza l’immobile diventerà di proprietà della banca, che potrà metterlo in vendita per rientrare del suo investimento.

Nonostante la solidità di questo tipo di garanzia, la banca spesso richiede anche delle garanzie aggiuntive, come ad esempio la firma di un garante, che si impegna ad intervenire economicamente in caso di difficoltà del mutuatario nel rimborsare le rate del prestito. Questo tipo di garanzia viene chiamata anche fideiussione e rientra nella categorie delle garanzie di tipo personale, che vincolano il garante nei confronti della banca.

Quando si parla di quale mutuo scegliere, quindi, i parametri da tenere in considerazione sono tanti: una delle cose migliori da fare è quella di richiedere preventivi presso diversi istituti di credito, in modo di avere una panoramica di quello che offre il mercato e individuare così la soluzione più vantaggiosa.

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